Il Circolo dei lettori ha trovato la sua casa a Palazzo Pretorio: tre piani in cui star bene e condividere la passione per i libri, la lettura e tutte le storie del mondo.
Clicca sulla mappa per conoscere l’atmosfera e le caratteristiche di ogni sala e zone relax, e scoprire perché le abbiamo chiamate proprio così!

👋 Accoglienza

Si parte da qui: al pianterreno c’è quella che noi chiamiamo «Accoglienza» proprio perché è lo spazio in cui vogliamo darvi il benvenuto in questo nostro posto speciale, in cui stare bene. Qui trovi risposta a tutte le tue domande, il programma, le indicazioni e i suggerimenti di cui hai bisogno.

⭐ Città di Zobeide

«Zobeide, città bianca, ben esposta alla luna, con vie che girano su se stesse come in un gomitolo».
Prendendo in prestito da Calvino il nome che diede alla città invisibile del desiderio, proprio Zobeide si chiama la zona relax del pianterreno fatta apposta per ritagliare del tempo tutto per te in cui sognare vite immaginarie, o anche solo riposarti.

💬 Sala Natalia Ginzburg

Il lessico ha una valenza straordinaria nella costruzione dei rapporti. La stanza più grande abbiamo pensato di dedicarla a questo: a dire tante, tantissime parole fino a costruire un linguaggio tutto nostro e sempre nuovo che diventi familiare, in cui ci si possa riconoscere e sentirsi a casa. Proprio come è stata capace di raccontarci lei, Natalia Ginzburg.

🌿 Isola di Mompracem

Al secondo piano, c’è un’isola di nome Mompracem.
Qui non trovi tigri e tigrotti, né la rupe a picco sul mare che sovrasta il villaggio di Sandokan e dei suoi, ma della fantasia di Emilio Salgari ha la stessa capacità di trasportarti in uno spazio diverso, dedicato ai pensieri e alla quiete. Vieni a prenderti il tuo tempo.

📚 Sala Fruttero & Lucentini

Dietro l’inimitabile sigla F&L ci sono Carlo Fruttero e Franco Lucentini che hanno creato il sodalizio artistico “La Ditta” con cui hanno firmato, nel corso di quarant’anni, centinaia di collaborazioni giornalistiche, traduzioni e romanzi, soprattutto gialli. Per quelli, come loro, a cui piace lavorare in compagnia e hanno bisogno di uno spazio che possa contenere molte idee, la sala giusta è quella al primo piano, dedicata anche ai nostri gruppi di lettura.

❄️ Sala Lalla Romano

La lettura e le parole si fanno presenza in molti modi e momenti della vita. Chi legge non è mai solo. Chi legge conosce l’ascolto. Una sala più piccola, più intima, per concedersi di ascoltare un parere nuovo o per concentrarsi sulle piccole cose. Una sala come Lalla Romano, introversa e schiva ma sempre onesta, e vera.

🐾 Sala Cesare Pavese

«Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo» diceva Cesare Pavese. Ed è vero che nella vita non si cerca che se stessi, attraverso gli altri, le parole, la loro vita, i racconti e tutto ciò a cui ci aggrappiamo per imparare a conoscerci. I libri, in questo, rivestono un ruolo fondamentale: tengono traccia dei grandi pensieri di chi ci ha preceduto e di chi è stato nei luoghi che non vedremo mai. Divengono strumenti per scavare e forse imparare a riconoscersi. Questa sala è dedicata alla scoperta.

🪐 Pianeta Euterpe

Euterpe vuol dire «colei che rallegra», ma non è solo per questo che abbiamo chiamato così la zona relax del secondo piano. Ci piaceva ricordare il pianeta inventato da Asimov, quello ricoperto da rigogliose foreste pluviali e abitato da animali coloratissimi, meta di tutte le donne e tutti gli uomini di tutte le galassie. Ce lo immaginiamo così questo spazio: un piccolo universo in cui ritemprare gli occhi e la mente.

🎠 Sala Gianni Rodari

«La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi» diceva Gianni Rodari. E noi vorremmo che questa sala fosse il luogo di tutte le fiabe che ci piacciono di più, reali e immaginarie, esistenti o ancora mai raccontate. Un luogo per i bambini e le bambine, per immaginare forte, sentirsi liberi di sognare e innamorarsi delle parole. Si trova al secondo piano.

🌻 Sala Sibilla Aleramo

Sibilla Aleramo è colei che sa ha saputo cogliere lo spirito del tempo e comunicarlo, anche per farne una battaglia. Sibilla Aleramo è Una donna ed è testimonianza di ostinazione e sensibilità. Questa è una sala per avere il coraggio di non accontentarsi del reale e di tutti i si è sempre fatto così. «Non so se sono stata donna, non so se sono stata spirito. Son stata amore».